Nel 2010, John Wilson si domandava se oltre al Club Jorge Wilstermann, squadra di calcio di Cochabamba intitolata al primo aviatore commerciale della Bolivia, ci fossero altri club che dovessero il proprio nome a quello di un individuo. Alla redazione del Guardian sono arrivate centinaia di mail con nomi di uomini e donne, che hanno il privilegio di avere una squadra a loro dedicata. Tralasciando i santi (che sono una marea), le figure mitiche e le squadre che risiedono in città che già devono il proprio toponomastico ad un essere umano, ecco i più popolari.
- Il Club de Regatas Vasco da Gama o Vasco da Gama (Brasile), già nel suo nome porta 2 origini: quella del club di canottaggio e quella del famoso esploratore portoghese.
- Il Willem II, in Eredivise, è una società olandese con sede a Tilburg: città che ha ospitato il quartiere generale di Guglielmo II e che è stata anche il luogo di decesso del sovrano dei Paesi Bassi.
- Il Club Atletico Newell’s Old Boys, invece, è una squadra di Rosario. Ma chi era Isaac Newell? Un insegnante inglese, originario del Kent, e pioniere del calcio in Argentina.
- Il Club Atlético Aldosivi, sempre in Argentina (Mar de la Plata, Buenos Aires), deve il proprio nome dalle prime due lettere dei cognomi dei quattro fondatori: Allard, Dollfus, Sillard e Wiriott (il passaggio alla V è dovuto al fatto che sul telegrafo che originariamente annunciò la formazione del club non era presente il tasto W).
- Il Club Deportivo O’Higgins, in Cile, deve il suo nome a Bernardo O’Higgins Riquelme, figlio illegittimo di Ambrosio O’Higgins (futuro governatore del Cile e viceré del Perù, nato da genitori spagnoli a Sligo in Irlanda), eroe nazionale nella lotta d’indipendenza cilena e uno dei padri fondatori del Paese. Quando due club della città di Rancagua si fusero nel 1955 mantennero il prefisso di una delle due squadre: O’Higgins Braden.
- Il Club Deportivo Luis Angel Firpo è la squadra più antica di El Salvador. Originariamente si chiamava Tecún Umán, ma successivamente cambiò il proprio nome in CD Luis Angel Firpo, in omaggio all’epico incontro tra il pugile argentino e Jack Dempsey per il titolo dei pesi massimi (1923).
- Il Club Presidente Hayes di Asuncion è uno dei pochi club – se non l’unico – a portare il nome di un presidente degli Stati Uniti. Durante i colloqui di pace a seguito della Guerra della Triplice Alleanza (sanguinoso conflitto che vide opposto il Paraguay contro Argentina, Uruguay e Brasile), Hayes si dimostrò apparentemente molto misericordioso verso il Paraguay. Il suo ruolo nei trattati ha fatto sì che un certo numero di istituzioni portassero il suo nome, tra cui la squadra di calcio.
- La Renato Curi Angolana, invece, è una squadra pescarese nata nel 1998 dalla fusione di 2 club: la Renato Curi (società sorta nel 1978 dopo la morte dell’omonimo giocatore) e l’Angolana (nata nel 1948 a Città Sant’Angelo).
- Il Club Atlético Douglas Haig, squadra di Pergamino (nord di Buenos Aires), porta il nome di un maresciallo britannico della Prima Guerra Mondiale. Perchè? Questa la versione ufficiale: «Il 18 novembre 1918, dopo la clamorosa vittoria delle forze alleate, un gruppo di lavoratori britannici sulla ferrovia centrale argentina ha deciso di formare un club e di partecipare al campionato di calcio locale. Ciò ha richiesto il consenso e il sostegno del capo della ferrovia, Ronald Leslie, che, come condizione, ha chiesto che la squadra prendesse il nome del generale Douglas Haig».
- Il Club Deportivo Godoy Cruz Antonio Tomba, d’altro canto, deve il proprio nome non da uno, bensì da due individui. La squadra, infatti, è il risultato della fusione nel 1930 tra lo Sportivo Godoy Cruz (Tomás Godoy Cruz è stato uno dei firmatari della Dichiarazione di Indipendenza argentina) e il Deportivo Bodega Antonio Tomba (il negozio di Tomba era stato lo sponsor del club).
- Il Colo-Colo, l’unica squadra cilena ad aver vinto la Copa Libertadores, porta con sè il il nome di un capo Mapuche del 16esimo secolo. La traduzione potrebbe essere: “gatto selvatico”.
- Il Deportivo Walter Ferretti è un club nicaraguense che rende omaggio ad un comandante sandinista, conosciuto come Chombo, morto in un incidente stradale nel 1991.
- La Giana Erminio, infine, è l’unica squadra professionistica di calcio in Italia a portare come denominazione un antroponimo: prende il nome da un giovane diciannovenne di Gorgonzola, sottotenente del 4º Reggimento del Battaglione alpino “Aosta”, caduto sul Monte Zugna nel 1916, durante la Prima guerra mondiale (su segnalazione di MondoFutbol.com).
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Chi sono? cosa faccio? dove vado? A tutte queste domande rispondo con un bel silenzio. Diciamo che lo psicodramma è il mio terreno preferito, altrimenti che genoano sarei?! Mi piacciono i piani ben riusciti ed è per questo che opero sempre in direzione contraria. Insomma ho una predilezione per gli sconfitti, i secondi e quelli che si sbattono. Per farla breve, per i gregari. Ahimè sono un romantico e quando vinco mi sento a disagio. Per questo sono sempre all’opposizione. Ci sono 4 cose che mi mandano in visibilio: la frazione a farfalla di Pankratov, l’eleganza di uno stop di petto, il culo di Franziska van Almsick e i tackle di Paul Ince. Per il resto bevo birra.
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