Ci può essere soluzione migliore, per stabilire la pace in tutto il mondo, che riunire tutti i leader della terra in un campo di calcio?
Devono essersi posti questa domanda i creativi del network di comunicazione Ogilvy & Mather, quando il 21 settembre 2014, giornata internazionale della pace, hanno fatto comparire a Shangai un biliardino dove a contendersi la pallina erano 22 tra i principali capi di stato mondiali. Vladimir Putin nella stessa squadra di Barack Obama, Angela Merkel che passa la palla a Aung San Suu Kyi, un tridente d’attacco Regina Elisabetta, Mahmud Ahmadinejad, Mu’ammar Gheddafi? Solo fantasticherie.
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite in una risoluzione del 30 novembre 1981 aveva fissato le celebrazioni per la giornata internazionale della pace il 21 settembre di ogni anno. Quel giorno ogni ostilità avrebbe dovuto cessare.
Più di 400 milioni di persone in 200 paesi partecipano ogni anno agli eventi legati a questa giornata. La consapevolezza in Cina rimane bassa, da qui l’idea di un calcio Balilla a lanciare Shoot Goals, Not Guns, campagna di sensibilizzazione che, incoraggiando ogni passante ad afferrare una manopola e partecipare al gioco, avrebbe creato un momento comune attorno ai grandi della terra.
Verrebbe da aggiungere: sarebbe stato anche l’unico momento in cui comuni cittadini avrebbero potuto manovrare le scelte, seppur calcistiche, dei potenti!
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