Che gli sportivi si diano da fare oltre al loro mondo (più o meno dorato) è cosa risaputa e, diciamocelo, intelligente. La carriera di uno sportivo non è certo lunghissima paragonata all’aspettativa di vita e crearsi attività parallele può essere un modo per impegnare una parte degli ingaggi o per assicurarsi un’entrata una volta lasciato il mondo dello sport (sempre non si abbia un posto in dirigenza). I casi e i campi sono davvero i più disparati: il campione olimpionico di kayak a Londra 2012, Daniele Molmenti, ha deciso proprio durante quella competizione di darsi alla produzione di vini insieme al cugino. Friulani entrambi, patria di vini eccezionali, hanno fondato la Molmenti & Celot, producendo dapprima uve di alta qualità e inaugurando il loro Prosecco DOC nel 2014. Notizia fresca: in arrivo pare ci siano anche un Refosco dal peduncolo rosso, sempre DOC, e un friulano rosso.
Quello della ristorazione è un settore che fa gola agli sportivi, specie italiani. Il portiere della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon ha stipulato un accordo con l’imprenditore Fabio Cordella per la produzione di tre vini, un rosso Primitivo, un rosato Negroamaro e un bianco Chardonnay e Verdeca. In casa Juventus non è una novità, siccome già da qualche anno il difensore Andrea Barzagli è entrato in società con la sicilianissima azienda Le Casematte, azienda di Gianfranco Sabbatino affacciata sulle alture vista mare della meravigliosa Messina (e approdata a Vinitaly). La sopracitata Fabio Cordella Cantine ha poi una partnership commerciale anche con l’ex bomber nerazzurro Ivan Zamorano, per il quale produce un rosso dal nome El Gran Capitan e due tipologie di olio extravergine di oliva tipiche delle zone del Salento, la Cillina e l’Oglialora. Veterano della ristorazione è uno dei giocatori più calienti del Milan di qualche anno fa, Gennaro “Ringhio” Gattuso, che ha aperto nel 2003 insieme ad altri soci un ristorante di pesce dal nome 3Jolie nella sua Milano, che non disdegna un approccio più “rustico” tenendo aperto anche a pranzo per offrire un pasto a prezzo più contenuto.
Tralasciando il mondo della ristorazione, è notizia recente che il bomber del Parma delle meraviglie, Faustino Asprilla, abbia inaugurato, in un locale di Bogotà di proprietà del vulcanico Fabio Cordella, la sua linea di preservativi. Contattato da un’azienda farmaceutica che vide la famosa foto dell’attaccante colombiano mostrare le generose parti basse durante uno scatto palla al piede durante la partita Colombia-Cile (terminata 1 a 0), il talento colombiano ha “prestato” il suo soprannome Tino per questa linea di preservativi e lubrificanti. Personaggio molto particolare, deve la sua fama alla bravura calcistica e agli episodi extra-calcistici che hanno costruito la sua immagine di “genio e sregolatezza”, come quando arrivò al Parma e comprò 100 rubinetti da inviare a parenti e amici in Colombia, o come quando venne fermato in Colombia in possesso di 3 pistole. Faustino oggi si rilancia con una nuova avventura commerciale e lo ha fatto con una festa a Bogotà dove tra i presenti c’era anche l’ex idolo del calcio colombiano Carlos Valderrama.
Sul profilo Twitter la foto è un capolavoro di marketing e simpatia: Tino accerchiato da ragazze in topless con un sorriso a cento denti e la concisa frase: “Condom Tino”: le dimensioni contano.
Atrévete a usar tácticas más divertidas y descomplicadas para tu levante con @Condoneseltino #Lanzamiento #LevanteCondonTino pic.twitter.com/OzDP70kyzY
— CondonesElTino (@CondonesElTino) 26 ottobre 2016
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